Lavoro, tempo libero, social network, informazione, lettura. Sono solo alcuni dei settori della nostra vita quotidiana in cui dispositivi digitali quali smartphone, tablet e computer rivestono un ruolo fondamentale per la loro sempre più insostituibile utilità.
Chi di noi sarebbe, infatti, capace di immaginare la propria giornata senza più consultare in media ogni 6 minuti la sua pagina Facebook o Instagram, senza scrivere messaggi istantanei su Whatsapp, senza leggere i quotidiani dallo smartphone o dal tablet, o chi più banalmente riuscirebbe ad immaginare il proprio lavoro, qualunque esso sia, non più supportato dall’utilizzo del computer? La risposta con ampia probabilità è: nessuno.
Affaticamento visivo e salute degli occhi: i sintomi
Va considerato con oggettività che se da un lato la tecnologia ha concesso un incredibile miglioramento della vita in termini di velocità di acquisizione e scambio d’informazioni, dall'altro, rischia di peggiorare nel tempo se non correttamente gestita, alcuni ambiti della nostra salute che non vanno sottovalutati quali ad esempio la qualità della vista e la salute dei nostri occhi.
Pensiamo ad esempio a quante ore passiamo in media davanti ad un terminale durante le ore di lavoro.
La costante e ripetuta esposizione dei nostri occhi allo schermo del computer è strettamente correlata con la comparsa di diversi sintomi di affaticamento oculare noti con il nome di Computer Vision Syndrome (CVS), quali:
- distorsione oculare
- affaticamento visivo
- arrossamento, secchezza
- visione offuscata
Ci sono diversi studi scientifici che descrivono questa patologia e questo gruppo di sintomi e che riportano che circa il 75% dei lavoratori che passano dalle 6 alle 9 ore davanti ad un computer, sviluppano maggiori problemi alla vista rispetto agli altri lavoratori.
Perché l’esposizione agli schermi è così dannosa?
Ciò che rende l’esposizione prolungata allo schermo così dannosa per i nostri occhi è l’emissione di luce blu che, oltre ad essere naturalmente presente nel sole, è emessa anche da vari dispositivi tecnologici da cui siamo circondati giorno e notte. Questa luce blu può essere sia benefica che nociva: la luce benefica è compresa nello spettro del visibile e include ad esempio il colore blu-turchese che è importante per la corretta regolazione della melatonina nell’organismo ed è responsabile della regolazione del ritmo sonno veglia, favorendo il benessere psico-fisico generale.
La luce nociva invece è compresa nello spettro del non visibile e include il colore blu-viola che al contrario di quello turchese, inibisce la produzione di melatonina, provocando ansia, irritazione e insonnia. Gli schermi dei dispositivi digitali emettono fino al 40% della loro emissione luminosa su lunghezze d’onda che comprendono la luce blu-viola ad alta frequenza e siccome sono sempre più utilizzati, i rischi di effetti negativi sulla vista aumentano ogni anno.
Come ridurre l’affaticamento visivo
Risulta perciò molto importante ad esempio, seguire alcuni consigli pratici per prevenire o ridurre l’affaticamento da esposizione a dispositivi digitali:
- Non usare lo smartphone o il tablet a letto al buio: quest’ultima è una pratica che ci consente sí di essere connessi fino all’ultimo secondo della nostra giornata, ma è un’abitudine che alla lunga porta a un peggioramento delle nostre capacità visive e aumenta malessere e insonnia.
- Prendersi almeno 5 minuti di pausa per far riposare gli occhi quando si lavora al computer (anche solo volgendo saltuariamente lo sguardo altrove).
- Mantenere almeno 60 cm di distanza tra gli occhi e lo schermo.
- Guardare lo schermo in maniera frontale, senza inclinazioni.
- Regolare la luminosità dello schermo o non posizionarlo verso la finestra.
- Aumentare le dimensioni dei caratteri per facilitare la lettura.
- A queste buone abitudini pratiche è poi possibile affiancare diversi presidi in commercio cui possiamo far ricorso anche quando le buone abitudini non dovessero essere sufficienti.
Ricordiamo ad esempio: - Gocce oculari idratanti e lubrificanti per la secchezza oculare. Queste gocce o lacrime artificiali sono ideali per ristabilire l’equilibrio del film lacrimale compromesso dal prolungato utilizzo di dispositivi elettronici. Normalmente sono a base di acido ialuronico, molecola altamente idratante in grado di trattenere l’acqua sulla superficie dell’occhio. Sono ideali per gli occhi secchi e aiutano a prevenire eventuali irritazioni lievi.
- Gocce oculari rinfrescanti, ideali per restituire freschezza agli occhi stanchi ed affaticati. Se sono a base naturale, è utile che contengano principi attivi da fiori e piante come l’amamelide (rinfrescante), la camomilla (che possiede un’ottima azione calmante) e l’Eufrasia (pianta ad azione lenitiva).
- Gocce oculari in grado di restituire limpidezza e sollievo agli occhi irritati e arrossati. Ideali quelle a base di acque distillate di camomilla, che è un calmante naturale, di finocchio che contrasta l’arrossamento e di calendula che svolge un’importante azione lenitiva.
- Può essere utile anche l’uso di specifici occhiali protettivi anti-luce blu ad alta frequenza per ridurre effetti nocivi di quest’ultima.
Infine esistono integratori alimentari a base di luteina e zeaxantina che vanno proprio ad aiutare l'occhio affaticato dalla luce blu - Ricordiamoci infine con il dovuto buonsenso, che è sempre consigliato evitare l’overdose di tecnologia quando possibile per non diventare noi stessi vittime di quel progresso che ci ha regalato la libertà di vedere più lontano.
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